C’è un po’ di Italia al Campionato Mondiale Giovani Cavalli da Dressage di Verden che oggi ha tirato le sommme del meglio di quanto le scelte allevatoriali abbiano prodotto negli ultimi anni per la disciplina in rettangolo.
Difficile immaginare una soddisfazione più grande di quella che può provare chi, sulla base esclusiva delle proprie scelte e conoscenze tecniche, è stato in grado di selezionare un potenziale campione. Per poi vederlo diventare tale davvero. È il durissimo mestiere dell’allevatore…
E questo è esattamente ciò che succede a un Campionato del Mondo come quello di Verden: l’incoronazione delle proprie scelte che attraverso un cavallo partono alla conquista del mondo.
La finale dei cavalli da dressage di sette anni, la categoria probabilmente più attesa, quest’anno ha visto non solo la partecipazione (che di per sé è già una cosa eccezionale), non solo il piazzamento entro i primi tre nella Small Final (…), bensì anche un accesso alla finalissima che vale veramente molto di un cavallo, Zewano OLD, che è stato allevato da un italianissimo Alessandro Alemani, uno tra i più competenti conoscitori delle migliori linee di sangue oggi in circolazione.
Con un punteggio di 77.186%, questo castrone da Blue Horse Zackery/Glock’s Romanov targato Oldenburg, montato da Franz Trischberger e di proprietà di Sandra e Norbert Nuxoll si è classificato sesto nella classifica conclusiva del Campionato.

«Vedere le proprie scelte e convinzioni trasformarsi in una realtà così apprezzata è qualcosa di grande. Ho creduto nelle potenzialità di Zewano fin da prima che nascesse. Penso di essere il primo italiano ad aver ‘bucato’ la cupola di cristallo dell’allevamento nord europeo e anche questo aspetto dell’ottimo risultato di oggi mi rende fiero» ha raccontato Alessandro Alemani a Cavallo Magazine appena il ‘suo’ cavallo è uscito dal rettangolo di Verden.
Alessandro Alemani, formatosi come dressagista in Italia all’ombra del Gid di Guido Jucci e poi passato in Germania per «…imparare dai migliori» con il sostegno di Barbara Ardu e della Fise è rimasto a lavorare nel cuore dell’allevamento tedesco per oltre vent’anni. Periodo durante il quale con grande curiosità e intelligenza ha cercato di permeare l’enclave degli allevatori più capaci e meno famosi. Solo da qualche anno ha fatto rientro in Italia dove ha riportato con sé un bagaglio di esperienze di cui Zewano non è che un testimone.
Nella storia allevatoriale italiana, solo un altro allevatore era riuscito ad accarezzare l’ambizione mondiale di Verden. Si trattava, nel 2023, di Riccardo Volpi che con Happy di Fonteabeti si era spinto fino al quinto posto tra i cinque anni, nello stesso anno in cui aveva anche guadagnato l’affermazione storica al Bundeschampionate.
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